massiccio dell'Arcuentu
massiccio dell'Arcuentu

Il territorio di Arbus è vario e generoso per la bellezza dei suoi paesaggi. La zona costiera poi è fantastica, punteggiata com’è da strutture isolate e grandi complessi minerari, torri costiere e tonnare. Coste basse e sabbiose sono presenti tra Pistis e Torre dei Corsari nella spiaggia di Funtanazza, nelle cale della Costa Verde, a Scivu e a Piscinas, dove è presente il più esteso sistema di “dune vive” d’Europa, che si addentra fino ad alcuni chilometri nell’entroterra. Altre dune si trovano tra Pistis e Torre dei Corsari e presso le spiagge di Scivu e Is Arenas. Non finisce qui. La costa tra Capo Pecora e Capo Frasca è caratterizzata da tratti bassi e sabbiosi, alternati a piccole insenature e punte rocciose con pareti sul mare alte da 20 a 60 metri. Su tutto predomina l’estremo isolamento, che consente lunghe passeggiate nel più totale silenzio interrotto solo dal vento e dal frangersi delle onde. Roba da emozioni forti. All’interno il paesaggio è dominato dal Monte Arcuentu con i suoi 785 metri, la cui sagoma spicca fra le creste vulcaniche dalle forme aspre e selvagge: il massiccio è formato da muraglie giganti di pietra dovute alla solidificazione di antiche colate laviche. Sulla cima dell’Arcuentu, utilizzata fin dal Medio Evo come punto di avvistamento per la difesa del territorio, sopravvive un bosco di lecci e vi si gode un panorama mozzafiato sulle aree minerarie e sul lunghissimo tratto di costa. L’intero territorio è caratterizzato dalla presenza secolare delle attività minerarie, un immenso patrimonio di archeologia industriale con pregevoli esempi architettonici di edifici e strutture. Notevolissimo è il borgo minerario di Ingurtosu e le sue costruzioni ottocentesche in stile neogotico. L’area comprende anche territori di straordinario interesse naturalistico oltre che storicominerario. La vegetazione è la macchia mediterranea, costituita in prevalenza da lecci e sughere e altre specie arboree dai profumi intensi e dai colori esplosivi. Questi posti sono l’habitat ideale del cervo sardo, che con i cinghiali e altri animali selvatici popola l’intero territorio. Lungo le coste sabbiose nidifica la tartaruga marina Caretta caretta. Da Ingurtosu, lungo la vecchia ferrovia mineraria, attraverso boschi di lecci e ginepri si raggiunge il mare alla foce del Rio Naracauli.